Daniela Marendino* Confrontandomi con colleghi che curano archivi e biblioteche d’impresa, ho notato che una delle serie di pubblicazioni più scartate negli ultimi tempi è stata quella delle Gazzette Ufficiali. In Italgas, per una serie di coincidenze e per l’utilizzo che ancora facevamo dei volumi originali in ambito didattico con studenti delle superiori, questo non… Continue reading Share and reuse, la correlazione delle fonti e la potenza della conoscenza. La condivisione delle Gazzette Ufficiali della Repubblica 1943-1945
Category: focus
Heritage Lab, l’automazione della digitalizzazione dell’Heritage Aziendale, la best practise di Italgas
Matteo Allasia* Heritage Lab è il museo-laboratorio di digitalizzazione di Italgas, sviluppato interamente in house con macchinari, tecnologie e competenze specializzate provenienti dal campo dei beni culturali e applicate all’acquisizione digitale massiva del Corporate e Industrial Heritage. La digitalizzazione del patrimonio di tre chilometri lineari di documenti coinvolge un team di specialisti, composto da quattro… Continue reading Heritage Lab, l’automazione della digitalizzazione dell’Heritage Aziendale, la best practise di Italgas
A collaborative work model: The Practise Community
Carlo Bruno* “The research and innovation community platform”, a meeting space between experts inspired, as stated in its presentation, to the principles of the Community of Practice “Europe’s research and innovation community platform is a unique space bringing together researchers from the EU and beyond”. The event aimed to “kick off the formation of a… Continue reading A collaborative work model: The Practise Community
Italia, Seconda guerra mondiale: la costituzione del piano per la protezione del patrimonio librario.
Donatella Matè, Flavia Bruni, Alessia Strozzi
Obiettivo del contributo è delineare la prima fase del piano di protezione per le biblioteche, oggi comunemente indicato come piano di emergenza, predisposto prima del secondo conflitto mondiale.
Le intercettazioni telefoniche della Legione “Muti”, tra quotidianità della guerra civile e alleanze di alto livello.
Jacopo Calussi
In questo contributo verrà analizzato un elenco di intercettazioni telefoniche, operate dai membri del Servizio Informazioni del CVL e conservate presso i National Archives di Washington.
Racism or common humanity? Depictions of Italian civilians under Allied war and occupation.
Matthew Evangelista
Allied attitudes toward Italian civilians during the Second World War ranged from vindictiveness colored by racism to genuine sympathy and a feeling of common humanity. Glimpses of guilt for civilian casualties appear in some sources, including Joseph Heller’s famous novel, Catch-22, and they reinforce the overall sense of ambivalence and moral ambiguity.
Lighting the Cobra’s Pipe: The Forgotten Team at the Heart of the Wartime Brazilian-American Alliance, 1942–1945.
Carson Teuscher
This article contextualizes the arrival and subsequent performance of the 25,000-man Brazilian Expeditionary Force (BEF) in Italy – the only soldiers from South America to participate in combat operations against the Axis during World War II.
Strangers in a strange land: the British occupation of Italy in a case-study, Padua 1946.
Nicola Cacciatore
The article focuses on the difficult relation between the Allies and the Italian population after the Liberation. In particular, the case-study examined is that of the city of Padua.
“Less Poletti and More Spaghetti”: Charles Poletti and the Clash of Cultures and Priorities within the Allied Military Government, 1943-1945.
Kimber M. Quinney
This article will examine the role of Italian Americans in the shaping and implementing of U.S. foreign policy toward occupied Italy through the case of Charles Poletti.
Occupazione, ricostruzione ed equilibri internazionali. La United Nations Relief and Rehabilitation Administration (UNRRA) e l’intervento sanitario in Italia: il caso della malaria in Sardegna.
Gian Lorenzo Zichi
A partire dall’autunno 1943, tra i problemi ai quali il governo militare alleato dovette far fronte in Italia, quello sanitario fu cruciale. La guerra aveva infatti acuito l’incidenza di malattie quali tifo, colera e malaria, con ricadute dirette in capo alle forze anglo-americane impegnate nella liberazione della penisola.