L’occupazione militare in Italia 1943-1945 ricordata ottant’anni dopo: memoria e racconto orale nelle videointerviste del progetto MemoGen

Gianluca Cinelli – Fondazione Nuto Revelli DOI 10.53258/ISSN.2785-261X/OI/04/1236 Introduzione Nei decenni che ci separano dalla fine della seconda guerra mondiale, si è consolidata nell’immaginario collettivo italiano una contrapposizione netta – nutrita spesso dal cinema e altre forme di cultura popolare – fra i tedeschi come occupanti crudeli e gli alleati come liberatori generosi e animati… Continue reading L’occupazione militare in Italia 1943-1945 ricordata ottant’anni dopo: memoria e racconto orale nelle videointerviste del progetto MemoGen

La Seconda guerra mondiale di Giuseppe Dosi: dall’epurazione fascista all’Interpol.

Fabio Ecca
Questo contributo vuole analizzare e ricostruire per la prima volta l’attività e l’operato di Giuseppe Dosi durante la seconda guerra mondiale e nell’immediato dopoguerra. Perseguitato dal fascismo fino al 1940. da quell’anno fino al 1945, quando venne definitivamente reintegrato nella polizia, Dosi è stato uno dei protagonisti della liberazione di Roma, il principale artefice del salvataggio della documentazione su via Tasso, un fondamentale testimone d’accusa dei primi processi per i crimini di guerra ed uno dei maggiori collaboratori italiani del Comando Alleato operativo in Italia.

Da Salò alla fondazione dei Far e l’Msi. Rutilio Sermonti e la nascita del neofascismo nel secondo dopoguerra.

Juan M. de Lara Vázquez
Nel presente studio si vuole ripercorrere questo periodo attraverso l’esperienza del volontario italiano Rutilio Sermonti che dopo l’armistizio, trovandosi sul fronte greco, aderì dapprima alle Waffen SS Italia e partecipò poi agli ultimi giorni della Repubblica Sociale Italiana. La sua figura è utile per ricostruire alcuni dei passaggi che portarono i reduci del fascismo a ritrovarsi nel periodo democratico, e a fondare successivamente il Movimento Sociale Italiano.