Issue n.3 Call for Proposals

In occasione della pubblicazione del terzo numero della rivista (Settembre 2023), Occupied Italy invita tutti gli interessati a partecipare alla Call for Abstract a tema “Dal nemico americano al mito americano: gli USA agli occhi dell’Italia tra Seconda guerra mondiale e Guerra fredda.

La Call intende stimolare riflessioni sulle forme e sulle influenze del fenomeno dell’Americanismo in Italia, dalla memoria dell’occupazione alleata sino agli anni della Guerra fredda. Con lo sbarco alleato si diffonde nella penisola il mito americano, destinato a svolgere una funzione centrale nelle dinamiche dell’imminente Guerra fredda. Ad oggi vari studi, di ambito storico, politico e sociologico, sono concordi nel ritenere gli Stati Uniti d’America un punto di riferimento obbligato nei processi di ridefinizione dell’identità nazionale, dopo la fine del secondo conflitto mondiale e la caduta del fascismo. Ma quali sono stati i momenti, le forme e le modalità attraverso cui il modello americano ha influenzato la mentalità italiana?

Il mito americano era presente in Italia ben prima del secondo dopoguerra. In epoca fascista esso vacilla per via della propaganda feroce da parte del regime, in particolare durante la Seconda guerra mondiale, quando il nemico americano è descritto come immorale, materialista, avido e predatore. Con lo sbarco in Italia dell’esercito statunitense, tuttavia, gli Americani in carne e ossa agli occhi della popolazione italiana stremata appaiono tutt’altro che nemici, assumendo rapidamente connotati di salvatori. Il mito americano, così, si diffonde e si consolida scardinando in modo decisivo i vecchi pregiudizi. Il resto del lavoro lo svolgono i prodotti culturali, come i film, le riviste e la musica diffusi nel Paese con strategie pianificate. Il mito americano, a partire da questo momento, diventa concreto, e accompagna il modello di sviluppo economico, fondato sulla produttività, sui consumi e sul mercato di massa, di cui gli USA sono portatori e che diventa parte integrante delle scelte politiche della classe dirigente del dopoguerra. Attraverso le produzioni hollywoodiane, il Rock and Roll, i pacchi ricolmi di doni e le cartoline spedite dai parenti di prima generazione, che mostravano città dall’aspetto futuristico, il sogno dell’American Way of Life entra nelle vite degli Italiani.

Tuttavia, per quanto il mito americano sia potente, l’adesione al modello di sviluppo statunitense in Italia non è immediata e totale. Il modello americano è accolto con diffidenza sia sul piano culturale sia su quello economico e ad esso sono opposte resistenze culturali non trascurabili. Esso, così, è recepito nel contesto italiano attraverso un adattamento alla cultura preesistente, in un processo di aggiustamenti successivi tutt’altro che lineare. Il mito americano si configura così come polarizzante con una capacità di azione sul piano politico, economico e culturale di lungo periodo, che agisce cioè ben oltre il dopoguerra, sconfinando in tutta la seconda metà del Novecento.

Il terzo numero di Occupied Italy vuole dunque contribuire a un dibattito ampio e articolato per promuovere le più recenti tendenze della storiografia sul tema, privilegiando un approccio multidisciplinare e un’attenzione a processi ed influenze di lunga durata dei fenomeni storici.

Si incoraggiano contributi inerenti ai seguenti temi (l’elenco non è da considerarsi esaustivo):

– Gli USA come nemico e alleato: gli USA e le forze d’occupazione statunitensi agli occhi dei combattenti della RSI/della Resistenza/della popolazione civile; la rappresentazione delle forze d’occupazione statunitensi nella propaganda della RSI e delle forze d’occupazione tedesche.

– L’American Way of Life nella società e nell’immaginario pubblico dell’Italia: transfer di valori dagli USA all’Italia durante il conflitto e oltre; l’evoluzione del discorso pro-statunitense nei media e nel dibattito pubblico e politico tra Seconda guerra mondiale e Guerra fredda; l’antiamericanismo e le sue diverse forme nell’Italia bellica e postbellica.

– L’Italia come “campo di battaglia” della Guerra fredda: l’evoluzione dei legami tra le istituzioni italiane e statunitensi a partire dal periodo 1943-1945.

– Influenze del mito americano nella trasformazione della rappresentazione di genere in Italia dopo la Seconda guerra mondiale.

– I canali e le modalità di diffusione del mito americano nel contesto italiano ed europeo (radio, televisione, stampa).

– Le influenze sugli immaginari dell’epoca: il mito americano attraverso la letteratura, il cinema e le arti.

– La “Guerra fredda culturale”: il mito americano e il mito sovietico come strumenti della lotta diplomatica e politica tra le superpotenze in Italia.

– Gli USA come modello per un nuovo liberalismo di matrice americana.

Scadenze:

Gli abstract dovranno essere inviati entro il giorno 6 marzo 2023 all’indirizzo editors@occupieditaly.org.

Gli autori selezionati dovranno inviare entro il 24 aprile 2023 i propri contributi completi, che verranno sottoposti a double blind peer review.

La call in formato PDF è scaricabile qui.

Le norme redazionali della rivista sono consultabili qui.