“Occupied Italy – Rivista di Storia dell’Italia tra Seconda Guerra Mondiale e Guerra Fredda” è una rivista digitale, full-text, open access, peer-reviewed. È dedicata allo studio dell’Italia durante la Seconda Guerra Mondiale e alle conseguenze del conflitto per il Paese, a partire dallo sbarco alleato nell’estate del 1943 e fino agli anni della Guerra Fredda. La rivista si ispira al codice etico delle pubblicazioni elaborato da COPE: Best Practice Guidelines for Journal Editors.
Tutte le parti coinvolte nel lavoro della rivista – autori, redattori e referee – sono a conoscenza di e condividono i seguenti requisiti etici.
Doveri dei redattori
Decisioni sulla pubblicazione
Il comitato direttivo di “Occupied Italy – Rivista di Storia dell’Italia tra Seconda Guerra Mondiale e Guerra Fredda”” è responsabile della decisione di pubblicare o meno gli articoli proposti. Il comitato può consultarsi con la redazione, con il comitato scientifico e con i referee per assumere tale decisione.
Correttezza
Il comitato direttivo e la redazione valutano gli articoli proposti per la pubblicazione in base al loro contenuto senza discriminazioni di genere, orientamento sessuale, religione, origine etnica, cittadinanza, orientamento politico degli autori.
Riservatezza
Tutti i componenti dello staff della rivista si impegnano a non rivelare informazioni sugli articoli proposti ad altre persone oltre all’autore, ai referee e all’editore.
Conflitto di interessi e divulgazione
Il comitato direttivo e la redazione si impegnano a non usare in proprie ricerche i contenuti di un articolo proposto per la pubblicazione senza il consenso scritto dell’autore.
Doveri dei referee
Contributo alla decisione editoriale
La peer-review è una procedura che aiuta il comitato direttivo e la redazione ad assumere decisioni sugli articoli proposti e consente all’autore di migliorare il proprio contributo.
Rispetto dei tempi
Il referee che non si senta adeguato al compito proposto o che sappia di non poter svolgere la lettura nei tempi richiesti è tenuto a comunicarlo tempestivamente ai coordinatori di redazione.
Riservatezza
Ogni testo assegnato in lettura deve essere considerato riservato. Pertanto, tali testi non devono essere condivisi o discussi con altre persone senza esplicita autorizzazione dei direttori.
Oggettività
La peer-review deve essere condotta in modo oggettivo. Ogni giudizio personale sull’autore è inopportuno e verrà ignorato dal comitato direttivo e dalla redazione. I referee sono tenuti a motivare adeguatamente i propri giudizi sulla base di criteri relativi alla validità scientifica di un testo e il suo contributo allo stato dell’arte.
Indicazione di testi
I referee si impegnano a indicare con precisione gli estremi bibliografici di opere fondamentali eventualmente trascurate dall’autore. Il referee deve inoltre segnalare ai direttori e alla redazione eventuali somiglianze o sovrapposizioni del testo ricevuto in lettura con altre opere a lui note, ed eventuali indizi di plagiarismo.
Conflitto di interessi e divulgazione
Informazioni riservate o indicazioni ottenute durante il processo di peer-review devono essere considerate confidenziali e non possono essere usate per finalità personali. I referee sono tenuti a non accettare in lettura articoli per i quali sussiste un conflitto di interessi dovuto a precedenti rapporti di collaborazione o di concorrenza con l’autore e/o con la sua istituzione di appartenenza, comunicandolo immediatamente al comitato direttivo o alla redazione.
Doveri degli autori
Accesso e conservazione dei dati
Se il comitato direttivo o la redazione lo ritenessero opportuno, gli autori degli articoli sono tenuti a rendere disponibili le fonti o i dati su cui si basa la ricerca, affinché possano essere conservati per un ragionevole periodo di tempo dopo la pubblicazione ed essere eventualmente resi accessibili.
Originalità e plagio
Gli autori sono tenuti a dichiarare di avere composto un lavoro originale in ogni sua parte e di avere citato tutti i testi utilizzati.
Indicazione delle fonti
Gli autori sono tenuti a fornire la corretta indicazione delle fonti e dei contributi menzionati nell’articolo, secondo le linee guida fornite dalla rivista.
Attribuzione dell’opera
L’articolo va correttamente attribuito all’autore principale e, se necessario, vanno indicati come coautori tutti coloro che abbiano dato un contributo significativo all’ideazione, all’organizzazione, alla realizzazione e alla rielaborazione della ricerca che è alla base dell’articolo. Se altre persone hanno partecipato in modo significativo ad alcune fasi della ricerca il loro contributo deve essere esplicitamente riconosciuto.
Nel caso di contributi scritti a più mani, l’autore che invia il testo alla rivista è tenuto a dichiarare di avere correttamente indicato i nomi di tutti gli altri coautori, di avere ottenuto la loro approvazione della versione finale dell’articolo e il loro consenso alla pubblicazione in “Occupied Italy – Rivista di Storia dell’Italia tra Seconda Guerra Mondiale e Guerra Fredda”.
Conflitto di interessi e divulgazione
Tutti gli autori sono tenuti a dichiarare esplicitamente che non sussistono conflitti di interessi che potrebbero aver condizionato i risultati conseguiti o le interpretazioni proposte. Gli autori devono inoltre indicare gli eventuali enti finanziatori della ricerca e/o del progetto alla base dell’articolo inviato.
Errori negli articoli pubblicati
Nell’eventualità che un autore individui in un suo articolo un errore o un’inesattezza rilevante è tenuto a informare tempestivamente il comitato direttivo e i redattori della rivista e a fornire loro tutte le informazioni necessarie per segnalare le correzioni e, se possibile, aggiornare il testo dell’articolo.
Peer review
I saggi inviati alla rivista sono sottoposti a double blind peer review. I due referee anonimi vengono scelti sulla base delle competenze specifiche rispetto all’ambito di ricerca. I saggi sono valutati in base a diversi criteri, indicati in una scheda “scheda di valutazione”. Nel caso in cui i due referee esprimano valutazioni opposte tra loro, la redazione avrà cura di consultare un terzo referee anonimo. Il comitato direttivo e il comitato di redazione di “Occupied Italy – Rivista di Storia dell’Italia tra Seconda Guerra Mondiale e Guerra Fredda” sono responsabili della decisione di pubblicare o meno gli articoli proposti, sulla base dei pareri dei referee.
Presentando il proprio contributo, l’autore accetta implicitamente il processo di double blind peer review. Il comitato di redazione si impegna a dare un giudizio sia in caso di accettazione sia di rifiuto dell’articolo, entro un periodo massimo di tre mesi dalla data di ricezione dello stesso.
Gestione delle condotte contrarie agli aspetti etici delle pratiche di ricerca
Il comitato direttivo di “Occupied Italy – Rivista di Storia dell’Italia tra Seconda Guerra Mondiale e Guerra Fredda”, in quanto terza parte del processo di revisione, si fa garante e supervisore rispetto ai contenuti pubblicati, non favorendo e, anzi, contrastando, condotte non conformi ai principi etici qui dichiarati. Segnalazioni relative a condotte scorrette possono essere inviate a editors@occupieditaly.org.
Discussioni post pubblicazione
Qualsiasi avviso di sospetta violazione della proprietà intellettuale altrui, plagio, o errori possono essere notificati dai lettori al comitato direttivo. Nel caso di contenuti su cui dovessero esserci delle incertezze sarà consultato l’autore per sciogliere i dubbi. Se necessario, la rivista dovrà ritirare l’articolo o pubblicare una rettifica.
Politiche sulla proprietà intellettuale – Accesso Aperto
“Occupied Italy – Rivista di Storia dell’Italia tra Seconda Guerra Mondiale e Guerra Fredda” segue una politica di “open access” (accesso aperto) per tutti i suoi contenuti, nella convinzione che un accesso libero e gratuito alla ricerca garantisca un maggiore scambio di saperi. Presentando un articolo alla rivista l’autore accetta implicitamente la sua pubblicazione in base alla Creative Commons Attribution 3.0 Unported License.
Presentare proposte di articoli e pubblicare su “Occupied Italy – Rivista di Storia dell’Italia tra Seconda Guerra Mondiale e Guerra Fredda” è gratuito.
Gli autori che pubblicano su questa rivista mantengono i diritti d’autore.